Castrogiovanni, Giovanni , Palermo, April 5, 1845
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
Pax Christi
Con tutta la effusione del mio cuore, vengo con la presente a tributarle i più cari ed affettuosi sentimenti della mia viva gratitudine, per lo singolarissimo beneficio dell'avermi, pria del tempo, promosso al santo sacerdozio. Di che io le so tanto grato, come di grazia, la quale mi apre la via ad ottenerne un'altra, che è l'unico ed ultimo oggetto de' miei sospiri.
Sono più anni, che Iddio benedetto mi dà un vivo desiderio di consacrarmi tutto alla conversione delle anime, nel santo ministero delle missioni. Ma ritraendomi la poca mia sanità dal farne pur la semplice inchiesta a Vostra Paternità, mi sentii ispirato ad obbligarmi con voto al Signore: che, ove a lui piacesse di liberarmi da un grave morbo occulto, il quale ha tolto tutto il natural vigore alla mia robusta complessione; gli avrei io fatto il sacrificio della recuperata sanità, per la maggior gloria di Dio. Or io, sentendomi alquanto migliorato di forze, e promettendomi quanto prima di riaverle del tutto; non ho voluto aspettare, che l'obbligazione di adempiere al mio voto divenisse un dovere grave di coscienza; ed io ho prevenuta l'ora del sagrifizio, perché esso, come più libero, tornasse a Sua Divina Maestà più gradito. In questo intendimento, io non ispero al mondo altra consolazione, che un cenno della sua volontà; la quale mi farà del pari contentissimo, quando mi renderà certo che Iddio, mettendomi in cuore questo buon desiderio, non volesse da me più che tanto.
Che se Iddio benedetto le porrà in animo di chiamarmi, quando che sia, al grande ufficio dell'Apostolato; io con l'umile confidenza di ob
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biente figliuolo, ardirei supplicarla di un'altra grazia: quella cioè di indicarmi a qual missione debba io prepararmi; affinché potessi sin d'ora imprendere l'esercizio di quelle cose e di quel genere di patimenti; che le sono proprii: come sarebbe lo studiare nella tal lingua, nella tal arte, nella tale maniera di usi, ed altretali cose.
Mi avveggo di aver troppo a lungo abusato di sua bontà; ma l'amor paterno del suo buon cuore saprà perdonar volentieri allo inoportuno affetto di un figliuolo, indegnissimo sì ma affezionato e sommesso.
La prego umilmente di sua paterna benedizione, e baciandole la sacra destra, e raccomandomi a Suoi Santissimi Sacrifici mi dico
di Vostra Paternità Reverendissima
Reverendo Preposito Giovanni Roothaan Generale
della Compagnia di Gesù
Roma
Umilissimo ed Indegnissimo Servo e figlio in Gesù Cristo
Giovanni Castrogiovanni Societatis Jesu
Palermo 3. Aprile 1845
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Palermo 5. aprile 1845 ---- Padre Castrogiovanni // 1. Sua riconoscenza per l'anticipato sacerdozio. // 2. Voto fatto per le Missioni, se avesse ottenuto la guarigione di certo incomodo ---- sentendosi // migliorato ne fa l'offerta.
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il P. Giovanni Roothaan Generale // della Compagnia di Gesù // Roma