Paradisi, Girolamo (1807-1873), L'Aquila, January 12, 1843
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
È giunto qui lo squillo della tromba Cinese, ed eccole la risposta per la mia parte. È vano dire, che l'essere arruolato in tali leve sia una delle maggiori grazie che la Providenza divina dispensi a noi miseri mortali; e quindi non si troverà chi pensi di far troppo corrispondendo, quando per verità con questo si rimane sommamente onorato. Da questa introduzione la Paternità Vostra intenda la mia disposizione vecchia e costante già di buoni dodici anni. Quindi determini quanto Le parrà nel Signore. Sono stato in silenzio cinque anni; e questo non per mutazione di volontà, ma per due motivi (come pare a me) non tanto leggieri: l'uno riguarda l'anima, ed è la conosciuta mancanza di ogni abilità, la quale in pratica mi lascia molto da pensare seriamente. L'altra riguarda il corpo; ed è una straordinaria abbondanza d'umor [...] che mi cuopre d'[...] potrei dire perpetuamente; e se passa un inverno franco, l'altro certamente è tale che l'eruzione mi inabilita anche al moto. Nel rimanente mi sento con forze eguali a tutti i bisogni che arrivo ad immaginare di così lontano. Cuocendo però troppo anche il solo pensiero d'una esclusione per questi motivi, mi pare che potrebbesi rimediare al primo andando alla Cina in qualità non di Sacerdote, ma di laico. In tal maniera, non dovendo sostenre un grado tanto sublime, anderei con sicurezza in cose minori. Prego la Paternità Vostra a non voler disprezzare questo mio desiderio, perchè io lo sento veramente; ma benedirlo colla sua approvazione, ed accordarmi d'imparare alcun mestiero che in tal grado mi renda utile a' nostri ed agli altri di quelle Regioni. In ordine al secondo poi, se non credesse di contarmi fra quei della prima spedizione, potrebbe farsi esaminar la cosa da' Professori di costà, e specialmente da coloro che trattano cogli alunni della Propaganda; ed in questo caso La pregherei di permettere che, profittando delle gentili esibizioni del Signor Troiano il quale tante volte mi ha offerto il viaggio franco fino a Roma, venga quado parrà alla Paternità Vostra a baciarle la mano con i Padri Vigilante, e Portanova che tanto anelano di vedere Roma, e forse nutrono gli stessi desiderj delle missioni.
In attenzione delle sue determinazioni resto baciandole la mano e chiedendole la Santa Benedizione
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Servo infimo in Cristo
Girolamo Paradisi Societatis Iesu
Aquila 12. Del 1843-
P.S. Credo pure di doverle dire che, non avendo ancora parlato col Reverendo Padre Provinciale, per non restargli una storia lunga delle mie cose per lettere, mi sono diretto dalla Paternità Vostra immediatamente. Se avrò tempo di vederlo qui in Sacra Visita, gli aprirò tutto col vivo della voce.
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Aquila 12 gennaio 1843 - Padre Paradisi Girolamo // Rinnova la sua domanda per la Missione Cinese // e scioglie le difficultà che se gli presentano. // Al Molto Reverendo in Cristo Padre // Il Reverendo Padre Nostro Giovanni Roothaan della Compagnia di Gesù // Preposito Generale // Roma