Puccinelli, Lorenzo (1810-1872 ?), Rome, October 24, 1842
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
~Provincia Romana - Roma, 24 ottobre 1842.
Padre Lorenzo Puccinelli.~
Coll'offerire che feci alla divina Maestà per le prime volte il Santo Sagrifizio, le rinnovai l'offerta per l'addietro già fattale, e che ogni dì vado ripetendo di dedicarmi tutto per quanto è in me alle missioni degl'infedeli. L'avermi la Bontà sua infinita chiamato alla compagnia col ' desiderio di esse, l'avermene resa col donarmi la perseveranza sempre più viva ed accese le brame, la gratitudine che le debbo per gli smisurati favori che non ostante la passata mia sconoscenza mi ha compartito, gli inviti amorevoli che mi va facendo a segnalarmi nella sequela del Signor Nostro Gesù Cristo, a partecipare anche con questo mezzo delle missioni più intimamente della croce di lui, accrescerne i frutti, dilatarne le glorie ed altre siffatte ragioni mi determinano a secondare i consigli di quelli che per l'addietro mi han diretto nello spirito; di manifestare cioè alla Paternità Vostra questi miei desideri, di esibirmi pronto ancora a questo ministero; a così di fare contro una persuasione forse non troppo retta che per l'addietro mi riteneva dal palesarmi alla Paternità Vostra, la vocazione cioè alle missioni attesa la mia insufficienza allora solo essere da Dio, quando vi venissi destinato senza averne significata prima in verun modo l'affezione mia per esse. E per questo motivo le ragioni sopra indicate neppure al presente sarebbero state bastevoli a mutarmi di consiglio, se la Santissima Vergine non fosse concorsa come credo a farmele valutare col compartirmi una grazia, di che l'avea richiesta con semplice promessa di aprire alla Paternità Vostra queste interne mie disposizioni. Intendo dunque non altro ch'esporre alla Paternità Vostra i miei desideri con tal pienezza di rassegnazione ed indifferenza, che sa questi venissero ad ottenere io suo affetto, io possa talmente riconoscere tutta la vocazione dalla divina Bontà, da ripromettermi da essa quegli ajuti, quelle grazie che son tante necessarie per noi, affinchè imitiamo in sì arduo ministero il generoso e magnanimo spirito di quei Padri nostri, di cui sovente tante gran cose udiamo leggiamo e meditiamo. E perchè fui ancora consigliato a dichiarare per quale delle missioni mi sentissi più inclinato, non credo di mancare se con la medesima intera indifferenza vengo a palesare alla Paternità Vostra, che la speranza di più ubertosa messe si di anime, che di patimenti, di croci e forse di martirio a maggior gloria di Dio mi trasportano a desiderare quelle della Cina o dal Tonchino a preferenza dalle altre. Ed ecco che con questa, ch'è l'ultima di altre tre che nei trascorsi anni avea preparato per inviare alla Paternità Vostra e che invece per l'addotto motivo lacerai, sembrami aver soddisfatto a un dovere della mia coscienza; averne acquietato qualche rimorso, avermi aggiunto un nuovo stimolo ed eccitamento nei buoni proponimenti, e nell'esercizio di tutto ciò che conduce a quella perfezione ch'è scopo e frutto dagli esercizi spirituali dal Santo Padre Nostro e che costituisce lo spirito del nostro instituto. Attendendo dunque dalla Paternità Vostra e le divine disposizioni, passo a rassegnarmi con sincera umiltà e soggezione della
Paternità Vostra
ultimo ed infimo in Cristo figliuolo e servo
Lorenzo Puccinelli della Compagnia di Gesù.
Dal Collegio Romano 24. Ottobre 1842.
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Collegio Romano 24 ottobre 1842. Fratello Scolastico Lorenzo Puccinelli // chiede e si offre alle Missioni degl'infedeli. // Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito Generale // della Compagnia di Gesù.