Taparelli, Luigi (1793-1862), Naples, December 31, 1829
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Condotto alla Compagnia dal desiderio di consecrarmi alle Missioni fra gl'Infedeli, alle quali fui sul punto di dedicarmi ancor secolare fin dal 1810. rinnovai nella Compagnia il proposito di chiederle ai Superiori se fossi guarito quando i Medici mi spedivano dal Noviziato all'aria natìa credendomi già incamminato per l'altro Mondo.
Poche volte ebbi coraggio di parlarne al detto Padre Reverendo Generale sembrandomi affatto inutile il replicare mentre vedea ogni cosa in silenzio. Oggi poichè con somma mia consolazione ho ad invidiare al Fratello Riccadonna la destinazione che me lo toglie, parmi dover io pure mettermi appiè di Vostra Paternità per chiederle la stessa grazia, disposto a qualsivoglia paese indifferentemente. Ohimè! Padre mio veneratissimo, io capisco quanto sono indegno di tal grazia, e mi sento troppo diverso da quello ch'era al secolo, rattiepidito e quasi stupido pelle cose di Dio in terra Sactorum ove dovrei esser cresciuto e crescere in fervore. Ma mi fa coraggio il pensare che qui dat velle dabit et perficere pro bona voluntate; che Dio può valersi appunto di questo mezzo per risuscitare in me abundantiorem gratiam; e che forse nell'angustie presenti raddoppierà i Suoi favori affinchè un mezzo Gesuita possa far per più d'uno, come promise per Isaia: Salict sicut cervus claudus.
Manca la carta onde finisca chiedendo la paterna sua Benedizione per me e pei miei desiderii; e con figliale ossequio sono
di Vostra Paternità Molto Reverenda
Indegnissimo in Cristo Figlio e Servo
Luigi Taparelli
Napoli 31. dicembre 1829
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Napoli 31. dicembre 1829. // Padre Luigi Taparelli // Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Padre Giovanni Roothaan Preposito // Generale della Compagnia di Gesù // Roma