Mazzucconi, Luigi (1807-1830), Rome, August 3, 1829
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Molto Reverendo in Cristo Padre.
Pax Christi
È ormai trascorso un' mese da che brami manifestare alla Paternità Vostra i miei desiderj con questa mia. Ma sempre me ne sono astenuto, per la troppo ardita cosa, che il cio far, mi pareva, sì perche son io l'ultimo di tutti, sì perché temeva incomodar la Paternità Vostra imbarazzata in affari di non piccolo momento, sì ancora perché cio, di che la richieggo, conviene solo a coloro, che hanno già quasi raggiunta la vetta della evangelica perfezione, e non a me, che ne sono alle falde, e così lungi da queste, che ancor non le discuopro, anzi ogni dì più per mia mala ventura me ne allontano col quasi niente religioso mio vivere. Pur cio non ostante e per la promessa fatta a Dio, quando Egli per sua misericordia degnossi sensibilmente chiamarmi a servirlo in Religione, e rinnuovata ora mercè la facoltà ottenuta dalla Paternità Vostra quando le aprii il mio cuore, e per lo conforto, che mi han dato i consigli del Reverendo Padre Rettore, e del mio Padre Spirituale, prendo animo, e vengo con questa mia a supplicare alla Paternità Vostra, che quando Ella manderà chi da apostolico operajo coltivi la vigna del Signor nostro, non voglia dimenticarsi di me ultimo de' suoi figli: imperochè null'altro desiderai nell'entrar in Religione, e nel vestir l'abito religioso, e professar questo Santo Istituto, e nel preporre ad ogni altra Religiosa famiglia questa questa Santa Compagnia di Gesù, e null'altro desidero nel perseverar, che fo in Essa la Dio mercè, che impiegar tutta la vita mia, e tutto me in questo apostolico ministero delle Sante missioni. La dimanda invero ha troppo dell'ardito: ma mi conforta assai a cio la Misericordia infinita di Quegli, che mi chiamò. Egli è il solo, che potest de lapidibus suscitare filios Abrahae: Egli è che sa, e può convertire vas abominationis in vas electionis. Oh me felice, se otterranno il loro fine questi miei desiderj. Padre nostro amatissimo, son debitore a Dio di tante anime, che co' miei scandali, gli ho tolte: di tanti anni tutti spesi in offenderlo, e disgustarlo. Egli mi sta all'orecchio continuamente gridando redde quod debes:chiede animam pro anima: e che gli posso io mai rispondere, se non che patientium habe in me, et omnia reddam tibi? Or che sarebbe, caro nostro Padre, sè io non cercassi ogni via per soddisfarlo? Sono però figlio di Sant'Ignazio, e però figlio di Ubbidienza. A tutto che la Paternità Vostra vorrà disporre di me, io allegramente mi sottopongo: questo dimandar mio non è, che un rappresentare il vivo desiderio, che ho, di seguire le divine disposizioni, che mi verranno manifestate dalla Santa Ubbidienza. Prima di chiudere questa mia mi permetta, la prego, che le domandi licenza di sottrarre una ora al quotidiano riposo, per darne così 2. alla orazione. Nè ciò è punto nocivo al mio corpo: dappoiche al quotidiano riposo di questo bastano 5. ore: ora dandogliene 6 non ne avrà di sopravanzo? Per offrir poi alcuna cosa in soddisfazione de' miei peccati all'offeso mio Dio bramerei aggiungere alle ordinarie mie penitenze, che sono ben poco, queste: Far 3. volte alla settimana la disciplina, e prolungarne il tempo ristrettomi alla recita di un De profundis, e d'una Salve Regina: dormire 3 volte alla settimana vestito, 2. sopra le tavole, una sopra il pavimento: cingere ogni dì la catenella:
Per non annojarla pongo termine a questa mia con supplicare alla Paternità Vostra per viscera Misericordia Dei nostridi volermi ottenere da Dio una soda, e profonda umiltà di cuore per rendermi così alto a seguir più da presso Quegli, che mihi est et humiles corde.
Mi raccomando a Suoi Santissimi Sacrifici e domandandole la paterna sua benedizione passo con tutto il cuore a dichiararmi
della Paternità Vostra
Indegnissimo in Cristo Figlio
Luigi Mazzucconi Societatis Iesu
Romano. 3 Agosto 1829.
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Collegio Romano 3. agosto 1829. // Luigi Mazzucconi Missioni