Castelli, Angelo Luigi, Palermo, March 29, 1821

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29

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17

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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro

Nell'atto che io mi congratulo con Vostra Paternità della novella carica a cui Dio l'ha eletto, e nell'atto che l'auguro piena delle celesti benedizioni a pro della nascente Compagnia le manifesto le brame di andare in paesi infedeli per portarvi la luce del Vangelo. Ah mio Padre! me felice se avrò la sorte di essere uno dei strumenti di far conoscere il nostro Dio, di salvare tante anime, che sì caro prezzo costarono al cuore amante di Gesù; di dare il sangue in conferma della Fede, o almeno lasciar mia vita in mezzo alle apostoliche fatighe! Ma come ci' presumere senza quei requisiti di dottrina e di altro? ma anzi di questi suole servirsi il Signore come ci assicura l'Apostolo Que stulta sunt mundi elegit Deus, ut confundat fortia; affinché la conversione del mondo opera tanto prodigiosa non si attribuisca a forza umana, ma a virtù divina, ed infatti di questi servissi nella prima propagazione del Vangelo scegliendo che illetterati pescatori. Ma come fare in mezzo a tanti pericoli? Ma ancora nelli nostri Regni vi sono pericoli molto più nelli presenti tempi, in cui il vizio ed il libertinaggio hanno messo profonde radici. Per questo ci si dà la grazia del Signore per indivisibile compagna, non ego solus, sed gratia Dei mecum, e fidando in questa grazia si addiviene quasi onnipotente omnia possum in eo, qui me confortat. Ma perché non impiegare i miei sudori nelli nostri Regni? Ma è proprio della nostra vocazione vivere in quei luoghi, dove si speri maggiore ajuto delle anime; ma questo par che si debba sperare dove molta è la messe, e pochi pochissimi ne sono li operarii, quà non ne mancano e zelanti predicatori, e saggi confessori ed operarii molti, che intenti sono alla salute delle anime. Ma qualunque ne fosse la difficoltà, che possa oppormisi, io altro non fò, che manifestarle i desiderii approvati dal mio Confessore il Padre Candela già Maestro de' Novizi, e rimettermi tutto nelle divine disposizioni significatemi per mezzo de' Superiori. Non mi resta altro che significarle di essere Sacerdote: di età 26: in circa: sto per toccare il mese 18 di Noviziato. Le chieggo in fine la paterna benedizione, e raccomandandomi alli santi sacrificii, ed offerendomi pronto ad ogni minimo suo cenno passo a dirmi con baciarle la mano, e le soggiungo che è la seconda volta, che io sono stato ammesso fra i figli del Santo Padre Ignazio, come potrà sentire dal Padre Provinciale Vulliet.

Di Vostra Paterni

Roma

ubbidientissimo in Cristo figlio

Angelo Castelli della Compagnia diGesù

Palermo 29. Marzo 182

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Palermo 29. Marzo 1821. // Padre Castelli // Petit missiones
Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Padre Luigi Fortis della Compa//gnia di Gesù Preposito Generale // Roma

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Citation

“Castelli, Angelo Luigi, Palermo, March 29, 1821,” ARSI, AIT 1, 17, Digital Indipetae Database, accessed November 21, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/1654. Transcribed by MR.