Ballerini, Antonio (1805-1881), Rome, December 8, 1833
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~Provincia Romana – Roma 8 decembre 1833.~
Molto Reverendo in Christo Padre.
Fratello Scolastico Antonio Ballerini
Se volessi aver sott’occhio unicamente la mia condotta massimamente nell’anno scorso, tutt’altro pensiero dovrei forse ammettere fuorchè quello di presentarmi a Vostra Paternità, ed esibire l’opera mia pel sacro ministero della Missioni. Poichè a mia confusione debbo confessare, che mi sono portato veramente male in faccia al Signore, e alla nostra Madre la Compagnia.
Ma poichè Iddio per sua misericordia non ha mai cessato e non cessa di mantenermi questo santo desiderio, che a Vostra Paternità ho altre volte espresso, oso in mezzo alle mie miserie di esporre a Vostra Paternità i motivi, che mi inducono a parlarne di nuovo.
Primieramente in mezzo ai frequenti rimorsi, e patimenti che provo del mio mal procedere in passato, sovente mi viene a rischiarare un consolante pensiero, che cioè il Signore, il quale se avesse voluto trattarmi secondo i miei meriti già avrebbe sradicata dal suo giardino questa mala pianta, che diede s’ tristi frutti, per sua bontà mi ha risparmiato, e parmi udire al cuore una voce, che a questo fine appunto mi ha usato misericordia, affinchè mi incammini per la strada da lui additatami, dove a sua gloria tollerare in abbondanza stenti e fatiche.
A ciò stesso mi ha inanimato la lettera circolare di Vostra Paternità, in cui insinua non dovere disperarsi, chi ancora non avesse finora camminato rettamente; ma piuttosto prendere nuovo animo, raddoppiare il fervore, e non lasciar cadere invano le grazie, con cui il Signore o lo stimoli o lo abbia stimolato.
In fine rappresento eziandio a Vostra Paternità, che trovandomi l’anno scorso molto decaduto di sanità, mi rivolsi per rimedio a San Francesco Xaverio, e alla Santissima Vergine, e coll’intelligenza del mio Superiore feci voto delle missioni. Ho più luogo a sperare, che non sia stata disaggradente la supplica, perché da qualche tempo mi trovo assai meglio in salute, sebbene coll’impiego di bidello mi sono cresciute le fatiche almeno di girare molto, e i medici mi assicurano, non essersi da temere niente di grave.
Aggiungerò, che nel pensare al ministero delle Missioni provo appunto nell’animo quei sensi, che nel secolo mi dava il Signore nel chiamarmi alla Religione, una somma noncuranza cioè di ogni altro pensiero, uno staccamento grande da ogni cosa, facilità agli atti di virtù; e gravi sentimenti di divozione con quella promessa, come si esprime il Nostro Santo Padre Ignazio, della provisione e delle forze necessarie a tale impresa. So, che i miei peccati mi rendono indegno affatto di tale grazia; sembrami nondimeno che il Signore mi inviti a sperare grande oltre modo la sua misericordia verso di me. Sono
di Vostra Paternità
Infimo in Christo servo
Antonio Ballerini Societatis Iesu