Cavalieri, Francesco (1821-1878), Modena, February 5, 1851
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~Provincia Veneta - Modena, 5 febbraio 1851
Padre Francesco Cavalieri.~
Molto Reverendo Padre Nostro in Cristo
Pax Christi
Già altra volta io esposi a Vostra Paternità il grandissimo desiderio,. che ho di portarmi alle Missioni estere: e caldissimamente La supplicai a tenermi nel novero di quelli, che la Vostra Paternità spedisce or in questa, ed ora quella parte del mondo a convertir l'anime degli infedeli; ed Ella per mezzo del mio Reverendo Padre Rettore si è degnata graziosamente di rispondermi, che mi preparassi pure con tutta lena, poichè Le era stata gradita la mia richiesta. E però io d'allora in poi mi sforzai di fare come Vostra Paternità mi suggeriva, procurando di sempre più infervorarmi in questa mia vocazione; e Le avrei già ancora ripetuta la supplica se gli ottimi miei Superiori non mi avessero consigliato ad aspettare fino a che avessi intrappresi almeno gli studi teologici. Andandomi or tuttavia sempre più crescendo in cuore la brama di portarmi al piuttosto che sia possibile ad operare una tale impresa, o almeno a prepararmi più prossimamente: e di più scorgendo che la nostra sorte in queste contrade rimane tuttavia incerta; sebbene io presentemente non attenda che allo studio dell'Etica, nondimeno col consiglio dei medesimi miei Superiori, io vengo nuovamente con questa mia a supplicare caldissimamente la Paternità Vostra, che mi voglia consolare al più presto che sia possibile, facendo sì, che sien compiuti i miei fervorosi voti, se tale è la volontà del Signore, e se così richiegga la sua maggior gloria. Io quì non mi faccio ad esporle la mia supplica con lungo e rettorico discorso, chè non sarei capace; soltanto Le dico, che aa me basta di sapere, che io parlo col Padre dell'anima mia, il quale ben saprà, che cosa debba fare di me: e che però io ripongo nelle mani di Vostra Paternità tutta la mia fiducia, assoggettando perfettamente al voler suo ogni mia volontà e giudizio; molto più, chè se mi guardo un po' d'attorno io mi vedo affatto spoglio di tutte quelle sode virtù, e convenevoli altri requisiti, che indispensabilmente si richieggono per un missionario: onde io non mi sarei giammai indotto a farle una simile inchiesta, se ad onta di tutti i miei difetti e mancanze io non mi sentissi in cuore un vivo desiderio di abbandonarmi ad ogni patimento, fatica, ed anche al sacrificio della vita per la salute anche d'un'anima sola: e se inoltre il grande pensiero, che spesse volte Infirma mundi elegit Deus, ut confundat fortia grandemente non mi racconsolasse, e grande coraggio non mi infondesse nell'anima. E però altro non mi rimane che dimandarle perdono del disturbo datole; e nell'atto che umilmente prostrato a Suoi piedi Le baccio la mano, e Le dimando la Paterna Benedizione, protestarmi
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Infimo in Cristo Figlio
Sacerdote Cavalieri Francesco Societatis Iesu
Modena 5. Febraio - 51.
(a) a nell'interrigo
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Modena 5. febraio 1851. Padre Cavalieri // Petit Missiones
Al Molto Reverendo Padre Nostro in Cristo // Il Padre Giovanni Roothaan // Padre Generale della Compagnia di Gesù // Roma