Costa, Emmanuele (1815-1855), Verona, October 16, 1845
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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro
~Provincia Romana - Verona, 16. Ottobre 1845
Fratello Scolastico Emmanuele Costa.~
Pax Christi
La sincerità con la quale ci dobbiamo diportare verso i nostri Superiori, e la sicurezza in cui voglio vivere di non oppormi ai Divini voleri mi obbligano a palesare alla Paternità Vostra Molto Reverenda un desiderio che in cor mi sorse fin dal principio del Second'anno del mio Noviziato, di andare cioé compagno a' quei missionarj che tutti s'empiegano nella propagazione del Vangelo fra i Teste Piatte. Questo mio desiderio celai per quasi due anni ai miei Superiori, il perchè nol saprei, neppur io ma all'avvicinarsi dell'epoca di quella novena a San Francesco Xaverio che dicesi della grazia lo palesai al Padre Rettore in una coll'intenzione di chiederne a San Francesco per grazia in tale novena l'adempimento. Approvollo egli, e nel corso della novena tale confidenza mi [scorse] avere che impetrata mi fosse dal Santo una tal grazia che d'allora la tenni come sicura. E ciò tanto più perché il Padre Rettore quando con lui mi consigliai dal dimandare a San Francesco tal grazia, chiedetela, mi disse, e son sicuro che ve l'otterrà.
Ora dunque alla Paternità Vostra mi volgo, e quanto più caldamente posso una tal Missione la dimando, se ella crede essere di gloria di Dio. Che se volontà di Dio ella credesse essere che io qui mi rimanessi, andassi in un altro luogo qualunque ad esercitarvi qualsiasi officio anche di Coadiutor Temporale per tutta mia vita Padre Coadiutore gliel' dico sarei contentissimo.
A questa richiesta due motivi inoltre mi spingono: il primo perchè (come a me sembra) più largo campo mi si offrirebbe a saziare una sete che ho della salute delle anime, sete che avea fin da quando ero al Secolo, anzi, fin dalla prima mia gioventù, e la quale (lo confido alla Paternità Vostra candidamente) mi forzava a cercare le amicizie dei giovani ancor più perduti per ricondurli come Iddio mi concesse più volte sul buon Sentiero. Il Secondo perché saró allora obbligato a patire qualche cosa almen per necessità.
Io ben conosco che sfornito come sono presentemente di tutto quello che a di gran cosa richiedesi, non posso per ora neppur sperare: ma fin da ora ho creduto bene di scriverle onde presso alla Paternità Vostra mi sia se non altro titolo sufficiente pur ottenerla, l'anzianità.
Acciò abbia, quando ella lo crederà, questa mia supplica il suo riuscimento io farò 10 Comunioni, e reciterò 10 corone per quelle anime del Purgatorio che ella Paternità Vostra Molto Reverenda piacerà suffragare.
Nella speranza di ottener quanto chiedo baciandole rispettosamente la mano, e raccomandandomi ai Suoi Santissimi Sacrifici la prego di benedirmi
Di Vostra Paternità Molto Reverenda
Umilissimo ed Obbedientissimo Figlio in Gesù Cristo
Emmanuele Costa Della Compagnia Di Gesù
Verona 16 ottobre 1845. -
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Verona 16. ottobre 1845 - Fratello Costa Emmanuele scolastico// 1. Espone il desiderio da più anni natogli in // cuore, e raccomandato con novena a San Francesco Saverio // di esser mandato in Missione alle Testepiatte // 2. Sua disposizione ad esser destinato ovunque an//che come fratello coadiutore // 3. Motivi che lo hanno eccitato a tal domanda, // zelo cioè dell'anima, e amor di patimenti. // 4. Offre 10. Comunioni e 10 Novene eccetera se avrà la grazia
Soli
Al molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Padre Giovanni Roothaan // Preposito Generale Della Compagnia di Gesù // Roma