Pollaci, Gennaro Maria (1823-1911), Reggio Emilia, September 1842

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Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro

Pax Christi

Oh quanto mi riesce dolce e consolante, il potere communicarle a quando a quando i più teneri e segreti sentimenti dell'animo. No non creda Vostra Paternità che siasi punto in me scemati l'ardore di spargere il sangue fra le più inospitali terre del mondo per amor del mio Signor Crocifisso; che anzi al continuo rimembran[...] delle passate mie colpe, pensando all'immenso amor che Dio va tuttodì manifestandomi col ricolmarmi d'infiniti doni a favori spirituali, al leggere le continue e travagliose persecuzioni di coloro, che al ministero dell'Apostolato sono si intieramente consegnati, va esso ognora più ravvivandosi, e pian che vada a poco a poco consumandomi. Pure non posso io esprimere a Vostra Paternità il pressante cordoglio che provo allorche, gettando uno sguardo su questa povera anima mia la veggo spoglia e nuda di quelle virtu che a tanto ministero si addicono, e colma di molti vizi ed imperfezioni; per le quali merita di essere abbandonata da Dio non solo ma ancora dagli uomini dispregiata e vilipesa. Ma che possiamo fare Padre mio? Io non lascio da mia parte mettere ogni cura e sollicituine per depurare da ogni macchia e sozzura questo mio cuore deprecato già e corrotto; e spero che coll'ajuto del Signore arrivi finalmente a metter compimento ai miei desideri sempre più accesi; di modo che sgombro da ogni prava affezione, possa meglio e con piu sicurezza camminare nelle disastrose e difficili vie dell'Apostolato. Oh! mi sia lecito, caro Padre dell'anima mia il vedere le fortunate spiagge dell'America o di altra barbara terra! Oh! quante anime gridano soccorso! Pietà, Padre mio, pietà di tante anime che si perdono solo per non avere chi loro spezzi il pane della divina parola. Le lagrime di tante anime innocenti peroreranno certo a favor mio, più che non queste poche righe scritte col cuore sulla penna. Che se è decretato in cielo, che io mi tolga da questa terra calma di miserie prima che vegga que' lidi, e renda a Dio con degno compenso di tante anime che io gli rubai, chino pure rassegnato la fronte; e spero così rendere il più accettevole sagrifizio al mio Signore col sacrificargli in punto di morte questo desiderio che egli stesso m'infuse nell'animo. Ah no no Reverendo Padre è pur grande il sagrifizio che sto attualmente rendendo al Signore, aspettando gia da due anni il dì e l'ora fortunata in cui ho da lasciare questa patria mia per inoltrarmi nella tanto sospirata America. Credo dunque che il Signore pago di ciò solo voglia lunghi conservarmi gli anni perché possa chiudere gli occhi a questa vita mortale dopo avere ricolto un abbondante messe di anime a lui sì care. A Suoi Sacrifici molto mi raccomando.

Di Vostra Paternità molto Reverenda

Il molto Reverendo Padre Nostro Giovanni Rothaan Preposito

Generale della Compagnia di Gesù in Roma

Infimo in Cristo figlio

Gennaro Pollaci_

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Palermo 15. Settembre 1842 // Fratello Pollaci // Dimanda le Missioni estere // Al Molto Reverendo in Cristo Padre Nostro // Il Reverendo Padre Giovanni Roothaan // Preposito Generale della Compagnia di Gesù // in // Napoli per Roma

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Citation

“Pollaci, Gennaro Maria (1823-1911), Reggio Emilia, September 1842,” ARSI, AIT 1, 458, Digital Indipetae Database, accessed November 21, 2024, https://indipetae.bc.edu/items/show/1758. Transcribed by ER and MR.