Reverendissimo Padre Nostro

Pax Christi

Quantunque abbia inviato molte lettere a Vostra Paternità Reverendissima, e nessuno riscontro n'abbia ricevuto, [...] non per questo cesserò di scriverle. Imperciocchè sì ardente è la brama che ho d'andare alle missioni degli Infedeli, e tutto dedicarmi per la salute di queste anime, e spargervi (se sia d'uopo) il sangue; che non posso tenerla nascosta a lungo, e frenarla in petto. Questo desiderio concepii infimo da primi mesi del mio noviziato: questo mi ha accompagnato in tutte le mie occupazioni: per questo ho drizzato preghi all'Altissimo, ho sparso lagrime, ho tratto caldi sospiri: Ah mio Padre se a cuore l'é la salute di quelle anime, se grato l'é il nome di Gesù, se dolce il cuore amabilissimo di Gesù e di Maria la prego caldamente la prego e la scongiuro a secondare le mie brame se pure altrimenti non è scritto in cielo. Mi raccomando alli Santissimi Sagrficii, e aspettando suoi venerati graditi cenni mi dichiaro

Di Vostra Paternità Reverendissima

Il Padre Luigi Fortis Generale

della Compagnia di Gesù

Suo figlio in Gesù Cristo

Che l'ama di cuore

Soc. Angelo Castelli della Compagnia di Gesù

P.S. Se Vostra Paternità la rimetterà al Padre Provinciale Costa mi pare probabile, che farà difficoltà per la scarsezza de' soggetti. Un ordine preciso di Vostra Reverenza potrebbe appagare appieno le mie sante brame; qua non mancano degli operaj ma in quei barbari paesi oh come se ne desidera un solo! Scusi la mia importunità, parlo ad un Padre.

Modesto ristauratore di questo Collegio, ed affezionatissimo alla

Compagnia le bacia umilmente le mani e la prega ad averlo presente ne' Suoi Sacrifici.

Caltanissetta li 5 Maggio 1824

P:S: Se Vostra Paternità la rimetterà al Padre Provinciale Costa mi pare probabile, che farà difficoltà per la scarsezza de' soggetti. un ordine preciso di Vostra Paternità potrebbe appagare appieno le mie sante brame; quà non mancano degli operaj ma in quei barbari paesi oh come se ne desidera un solo! Scusi la mia importunità parlo ad un Padre.

Maestro Modesto ristauratore di questo Collegio, ed affezionatissimo alla Compagnia le bacia umilmente le mani, e la prega ad averlo presente ne Suoi Sacrifici

Caltanissetta 5. Maggio 1824. Padre Castelli